sabato 5 marzo 2011

La Pasta Frolla e i suoi mille utilizzi

Pasta Frolla: questa sconosciuta!
Ho a lungo rifletutto se pubblicare o meno un post che la riguardi. Perchè insomma, diciamocelo, ognuno ha il suo modo di preparare la Frolla, no? Che siano metodi ortodossi o meno, ogni casalinga -e non- che si rispetti nel quadernetto delle ricette ha almeno, e dico almeno, 2 versioni di questa tanto agognata...magari, qualcuna contrassegnata pure da millecinquecentottantasette punti esclamativi che la descrivono come quella "più buona, più facile, più saporita, più light..." (Oddio, adesso, light, a me la frolla pare l'apoteosi delle calorie ;-)). Ma allora, com'è ci disperiamo ogni volta quando, preparando la Frolla, questa si sgretola manco fosse un castello di sabbia, non si raggruppa, è troppo gialla o troppo bianca?
Tanti anni ho passato a seguire la ricetta della frolla di mamma, che ho sempre ritenuto molto valida. Il gusto era buono, ma io andavo in cerca di qualcosa di più. Era il periodo in cui iniziavo a girovagare tra i blog di cucina...ed iniziavo anche a cucinare, a 11 anni :-)
Un giorno capito in un blog, il suo, spulcio un po' tra le ricette, e, mentre penso che l'autore deve essere qualcuno di importante, di famoso, di realmente bravo, trovo la sua ricetta per la Pasta Frolla. Che premessa importante! Spiega abbastanza dettagliatamente, anche da un punto di vista chimico, quali sono i passaggi da seguire, ma sopratutto in che modo, e spiegando il perchè. Mi incuriosisce davvero molto, e allora da lì in poi inizio  a credere che la pasticceria (ma non solo, meglio dire la cucina in generale) sia una scienza precisa, calcolata, dove nulla -o quasi- può essere lasciato al caso. Qualcosa in cui bisogna essere attenti e pazienti. Dietro ogni ricetta c'è una storia, e chi l'ha inventata, di certo i personaggi , pardon ingredienti, non li ha scelti a caso! Soffermatevi sulle ricette: loro parlano, ascolate la loro storia :-)

Tutto ciò per arrivare alla conclusione: questa la ricetta della Pasta Frolla che da alcuni anni ho fatto mia. Un equilibrio perfetto di sapori, assolutamente equilibrato. E' meravigliosa da stendere, non si crepa, è davvero elastica. Va bene per qualsiasi tipo di preparazione: biscotti, tartellette, crostate, e tutto ciò che vi suggerisce la vosta fantasia :-)

Ingredienti:

500 gr di farina 00
250 gr di burro di buona qualità, appena morbido
150 gr di zucchero a velo
100 gr di uova intere -circa 2, ma pesatele!-
3 gr di sale
10 gr di succo di limone
3 gr di lievito istantaneo
zeste grattuggiate di 1 limone
1 cucchiaino di estratto di vaniglia, o isemi di 1 stecca

Preparazione:

Setacciare la farina con il lievito in un ciotola: aggiungere le zeste del limone e l'estratto di vaniglia; mescolare il burro a pezzetti ed niziamo a "sfergolarlo" con la farina. Per capirci, dovremmo ottenere un composto sbricioloso finissimo! Uniamo quindi lo zucchero, mescolare, e formare la fontana: al centro ci si metteranno le uova preventivamente sbattutte con il sale e il succo del limone. Mescoliamo con una forchetta fino ad ottenere un composto grossolano che avrà incorporato tutta la farina e che poi compatteremo velocemente con le mani fino a formare una palla, che avvolgeremo in pellicola e lasceremo riposare in frigo 3 ore prima di utilizzare. E' importante farla riposare per abbastanza tempo, affinchè il burro si compatti, i sapori si fondano e i legami formati durante l'impasto si dissolvano.

La pasta, già porzionata, si può anche congelare! Al momento dell'utilizzo, io la lascio scongelare nel micro con la funzione scongelamento: una veloce reimpastata e diviene come appena fatta!

Con queste dosi, si rivestono abbondantemente 2 stampi da crostata senza griglie di 28 cm. Se si faranno dei biscotti, una 50ina sicura.

Tempi di cottura: Per una crostata, cotta in bianco, basteranno 35 - 40 minuti in forno  caldo a 180°; mentre per dei biscotti 25 minuti alla stessa temperatura. Ovviamente il tempo di cottura varia da forno a forno, e dallo spessore della pasta!


Queste sono della stelle, al centro delle quali è stato fatto un incavo dove si è stesa della marmellata, in questo caso di fragole!

Questi invece dei cuori: dopo cotti e raffreddatti, sono stati immersi per metà nel cioccolato bianco fuso. E' stata poggiata poi un gheriglio di noce quando il cioccolato era ancora caldo. Divini!

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