Cosa vi viene in mente se vi dico “zucca”? proviamo a fare un brainstorming:
- autunno
- arancione
- risotto
- gnocchi
- vellutata
- comfort food
- etc etc :-)
bhe, vi dico la verità: io la zucca l’ho sempre snobbata! Non perché non mi piacesse, anzi: quando la vedevo esposta sul carro di legno dal mio fruttivendolo di fiducia, mi faceva sempre una gran voglia di acquistarla e provarla. Ma la mamma ha sempre declinato: è difficile da pulire, non ci va il risotto, e scuse varie. E così non l’ho mai provata. Ma il fascino di acquistarla m’è sempre rimasto! Quest’anno mi sono quindi convinta a provarla e devo dire che m’è piaciuta davvero tanto, nonostante la mia “prima- volta –con- la- zucca” sia stata un vero disastro…essì perché volevo assolutamente assaggiare la vellutata ma, per circa 300 etti di zucca ho messo ben 1 cipolla intera, e, come potete immaginare, alla fine ho creato una vellutata di cipolla col leggero sentore di zucca :-9
quindi per la seconda sperimentazione zuccara ;-) ho cercato sapientemente di dosare in proporzioni giuste la cipolla, e sapete che ne è venuto fuori?! Un deliziosissimo risotto! Ora che sono una sfegatata zucca-fan, lol, ho un sacco di ricette in archivio che presto proverò e vi proporrò . intanto però vi beccate sto risottino niente male, e tra unpo’ arriva pure una favolosa crostata di cioccolato e mandorle super calorica, yuppiii :-)
ah, prima della ricetta, volevo specificare che io per questo risuttin ho usato una bella zucca violina che, secondo me e il mio fruttivendolo (si, forse è un po’ più esperto di me in materia di zucche, haha) è probabilmente la varietà più adatta, in quanto bella polposa e dolce. Nulla vi vieta comunque di usare il vostro tipo di zucca preferito.
Inoltre il risotto presenta l’utilizzo del Taleggio (la cui zona d'origine è la Val Taleggio, da cui deriva appunto il nome del formaggio, in provincia di Bergamo), che ha sapore dolce, con lievissima vena acidula, leggermente aromatico, e alle volte con retrogusto tartufato.
Una volta ho provato a sostituire il Taleggio con un Puzzone di Moena, formaggio con presidio Slow Food che si produce in Trentino Alto Adige, e, come si può intuire dal nome, il Puzzone si caratterizza infatti per la personalità aromatica e dal leggero sentore di nocciola. In tutta sincerità, ho preferito la versione col Taleggio, in quanto il risotto assume un sapore più delicato, risaltando quindi il sapore della zucca.
Passiamo ora alla ricetta: un risotto cremoso e ricco, scioglievole. Spicca al palato, alla fine, il gusto del taleggio. Il profumo leggero dell’alloro, piacevole, contrasta leggermente col sapore dolce della zucca, facendo da cornice a questo raffinato e gustoso risotto.
Risotto alla zucca e Taleggio, profumato all'alloro
Ingredienti, per 4 persone:
zucca, già pulìta e tagliata a cubetti, 400 gr
cipolla bianca, mezza
olio extra vergine d’oliva, 2 cucchiai
vino bianco da tavolo, 1 bicchiere
riso –io carnaroli-, 350 gr
Taleggio, 150 gr
Sale & pepe
Alloro, 1 foglia, più 4 che serviranno poi per la decorazione dei piatti
Procedimento, abbastanza semplice e veloce:
sbollentate la zucca in una pentola d’acqua salata, per 5 minuti, poi scolatela tenendo da parte l’acqua di cottura della zucca!!! Frullate la zucca col minipimer o un mixer ottenendo una purea. In una pentola, fate soffriggere la cipolla tagliata a velo con l’olio. Quando sarà appassita, aggiungete il vino bianco, fate sfumare ed aggiungete il riso, facendolo tostare. Dopo un po’, insomma regolatevi, aggiungete tanta acqua di cottura della zucca quanto serve per cuocere il riso ed aggiungete anche la purea di zucca. Quando il riso sarà quasi cotto, aggiungete la foglia d’alloro e, quando il riso sarà cotto, spegnete il fuoco, tuffateci il Taleggio tagliato a cubetti, pepe, e serve aggiustate di sale. Mescolate bene affinchè il taleggio si fonda, quindi impiattate.
Adagiate su ogni piatto una foglia d’alloro e del grana a piccolo scaglie.
Buon appetito!
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